Per chi desidera installare un impianto fotovoltaico, il 2024 si prospetta come un anno favorevole. Grazie ai contributi a fondo perduto e alle agevolazioni fiscali, l’investimento del fotovoltaico può essere ancora più conveniente e accessibile.

Nella guida di oggi, i consulenti di Eko Srl ci spiegheranno quali sono gli incentivi sul fotovoltaico del 2024 e quali sono i requisiti per potervi accedere, sfruttando al meglio le opportunità.

Gli incentivi fotovoltaici disponibili nel 2024

Nel nuovo anno, gli italiani possono fare richiesta dei seguenti incentivi per l’installazione dei pannelli fotovoltaici.

Detrazione IRPEF del 50% o bonus ristrutturazione

Si tratta di un’agevolazione che può essere richiesta dalle persone fisiche e dalle imprese, con un limite di spesa massimo di 96.000 euro. La detrazione dovrà poi essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Il bonus ristrutturazione consente quindi di recuperare una parte delle spese che si devono sostenere durante gli interventi di ristrutturazione edilizia su un immobile ad uso abitativo o proprietà in locazione, includendo l’installazione di un pannello fotovoltaico. In ogni caso, per poter fare richiesta della detrazione, gli interventi devono essere eseguiti da professionisti abilitati o da imprese che possano rispettare i requisiti previsti dalla legge.

Inoltre, è bene sottolineare che per richiedere la detrazione si deve conservare la documentazione relativa alle spese sostenute, tra cui:

  • L’attestato di certificazione energetica
  • Copie del permesso di costruire o denuncia di inizio lavori
  • Bonifico bancario o postale parlante
  • Fatture e ricevute fiscali.

Bonus fotovoltaico

Si tratta di un contributo a fondo perduto per le famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 15.000 euro (che a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli) e che ha come protagoniste le regioni del Sud Italia.  In questo caso, il massimale del finanziamento arriva a 11.000 euro

Scambio sul posto

Questa agevolazione è indicata per le persone fisiche e le imprese che vogliono vendere l’energia elettrica prodotta in eccesso alla rete elettrica tradizionale. Lo scambio sul posto è un sistema che consente di vendere l’energia non consumata, il cui valore dipenderà dal GS e in base alle tariffe stabilite dal decreto ministeriale del 28 dicembre 2012.

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