Le batterie di accumulo, conosciute nel settore anche come batterie per l’immagazzinamento dell’energia, sono dei dispositivi fondamentali nel processo di transizione energetica sostenibile.

Con questa tecnologia innovativa che prende spunto dal principio di accumulo di energia elettrica, ci si può garantire l’approvvigionamento energetico di cui si ha bisogno. Se vuoi saperne di più riguardo, dai un’occhiata a questo articolo dove noi di EKO srl ti racconteremo tutto ciò che c’è da sapere in merito.

Cos’è una batteria di accumulo?

Come ti abbiamo anticipato, la batteria di accumulo è un dispositivo creato e disegnato per immagazzinare l’energia elettrica così da poterla usare in un altro momento di necessità.

Grazie a questo dispositivo non ci si deve più preoccupare della produzione di energia elettrica intermittente generata dalle fonti rinnovabili come il vento (pale eoliche) o il sole (impianto fotovoltaico solare). Infatti, nel momento in cui i generatori producono energia in eccesso che non viene consumata, la si può immagazzinare nelle batterie di accumulo che si useranno quando c’è troppa domanda di energia e non si riesce a produrre la quantità necessaria.

Ecco come funziona una batteria con sistema di accumulo

Questi dispositivi di immagazzinamento tecnologici funzionano seguendo alcuni principi fisici e chimici molto importanti. In ogni caso, l’essenziale è sapere che esistono diversi tipi di batterie di accumulo.

Le più usate e vendute in tutto il mondo sono le batterie agli ioni di litio che funzionano in questo modo.

  1. Carica. Innanzitutto si devono caricare le batterie con l’energia elettrica prodotta in eccesso. Il caricamento avviene sfruttando la creazione chimica che si genera dentro le celle del modulo batteria, la quale consente il trasferimento degli elettroni negli elettrodi delle celle.
  2. Immagazzinamento. Gli elettrodi che ti abbiamo menzionato prima vengono immagazzinati attraverso il processo di accumulo di elettrodi positivi, negativi e ioni positivi. La differenza potenziale degli elettrodi rappresenta l’energia che si riesce a immagazzinare.
  3. Rilascio. Nel momento in cui aumenta la domanda di energia e non si riesce a produrne la quantità sufficiente, si può ricorrere all’uso delle batterie di accumulo. Il procedimento di rilascio è l’esatto opposto di quello di immagazzinamento. Gli elettroni possono attraversare l’elettrolita creando una corrente elettrica che si può usare per alimentare i dispositivi elettrici.

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